Costruita nel 1893 in cima al Cerro de los Coyotes, questa spettrale fortezza testimonia la strenua resistenza di Benjamín Zeledón, l’eroe che nel 1912 si oppose all’intervento degli Stati Uniti. I marines riuscirono a impadronirsi della struttura, difesa da un giovane uomo di nome Sandino che da allora giurò vendetta. In seguito questo luogo fu l’ultima roccaforte della Guardia Nacional, conquistata durante l’offensiva finale sandinista nel 1979.

Vale la pena di salire in cima anche soltanto per godersi il panorama: da qui, infatti, si possono ammirare la Laguna de Masaya, il Lago de Managua, il Volcán Mombacho e, nelle giornate più terse, persino il Volcán Momotombo, che si erge rosso e nero sopra Managua. La tariffa di ingresso comprende anche la visita guidata in spagnolo del carcere sotterraneo, con spiegazioni particolareggiate sulle brutalità che venivano inflitte ai prigionieri.

Il luogo può essere raggiunto procedendo a piedi per 2 km verso nord sull’Interamericana (Pan-American Hwy), ma conviene prendere un autobus per Managua (US$0,30) o un taxi (US$1) perché il traffico è molto pericoloso. Con un piccolo supplemento il taxi vi porterà fino in cima, altrimenti dovrete affrontare una faticosa camminata di mezz’ora.