Dormire

Hotel Sevilla

  1. trocadero n. 55 tra Paseo de Martí e agramonte, L'Avana, Cuba

Al Capone una volta riservò l’intero sesto piano, Graham Greene scelse di ambientarvi il romanzo Il nostro agente all’Avana e la mafia vi stabilì il quartier generale del traffico di droga con il Nordamerica. Ristrutturato dal gruppo alberghiero francese Sofitel nel 2002, l’Hotel Sevilla ha ritrovato tutto il suo antico splendore coloniale, con camere ampie e spaziose, letti comodi e una piscina al piano terra, con una collocazione un po’ surreale (chi fa il bagno ha di fronte un palazzone brulicante di alloggi popolari, con tanto di fili per la biancheria stesa ad asciugare). Il punto più elevato dell’albergo (e non solo in senso letterale) è il magnifico ristorante al nono piano, dove potrete fare colazione con vista sulle vie dell’Habana Vieja. Un violinista allieta la prima colazione, suonando una magnifica e malinconica reinterpretazione di As Time Goes By.