Da vedere

Museo de la Revolución

  1. Refugio n. 1, Centro Città, Cuba
  2. Museo - Museo

Il Museo de la Revolución ha sede nell’ex Palazzo Presidenziale, costruito tra il 1913 e il 1920 e utilizzato da una serie di presidenti - e in primo luogo da Fulgencio Batista - tutti maestri nell’arte di appropriarsi indebitamente di denaro. Gli interni sono stati decorati da Tiffany di New York e lo scintillante Salón de los Espejos (Salone degli specchi) è stato progettato sul modello del salone omonimo del palazzo di Versailles.

Nel marzo 1957 il palazzo fu teatro del tentativo fallito di assassinare Batista ad opera del leader rivoluzionario degli studenti José Antonio Echeverría. Il museo è allestito in ordine cronologico, dall’ultimo piano, dove si trova la cultura precolombiana di Cuba, fino all’attuale regime socialista (con abbondante materiale di propaganda politica). Le sale al piano inferiore hanno qualche reperto interessante sull’assalto alla caserma Moncada del 1953 e sulla vita di Che Guevara, ed evidenziano la propensione tutta cubana per esporre le uniformi militari macchiate di sangue. Gran parte delle didascalie è in inglese e in spagnolo. Di fronte all’edificio si trova un frammento dell’antica cinta muraria della città, e un carro armato SAU-100 utilizzato dalle truppe castriste durante la battaglia della Baia dei Porci.

Nello spazio posteriore noterete il Pavillón Granma , un monumento commemorativo all’imbarcazione di 18 m a bordo della quale Fidel Castro e 81 altri rivoluzionari lasciarono Tuxpán, in Messico, per raggiungere Cuba nel dicembre del 1956. La barca è protetta da una teca in vetro ed è sorvegliata 24 ore su 24 - probabilmente per evitare che qualcuno tenti di rubarla per scappare in Florida. Il padiglione, che è accessibile solo dal Museo de la Revolución, è circondato da altri veicoli associati in qualche modo alla rivoluzione.