Da vedere

El Barrio Chino

  1. Centro Città, Cuba
  2. Distretto - Quartiere

Il Barrio Chino dell’Avana è una delle Chinatown più surreali del mondo: si distingue infatti per la quasi totale assenza di cinesi al suo interno. La maggior parte se ne andò non appena il nuovo presidente Fidel Castro pronunciò la parola "socialismo." Vale comunque la pena di farci un salto proprio per la sua originalità e per qualche ristorante discreto.

I primi cinesi arrivarono sull’isola in qualità di manovali poco prima del 1850 per colmare il vuoto lasciato dal declino della tratta degli schiavi africani. Negli anni ’20 la Chinatown dell’Avana era cresciuta tanto da diventare il quartiere asiatico più grande dell’America Latina, un centro di industriosità che generava proprie lavanderie, farmacie, teatri ed empori. Il declino incominciò ad affacciarsi all’inizio degli anni ’60, quando migliaia di cinesi interessati a diventare imprenditori in proprio decisero di trasferirsi negli Stati Uniti. Il governo cubano, accortosi del potenziale turistico della zona all’inizio degli anni ’90, ha investito soldi e risorse per riportare il quartiere al suo carattere storico con insegne bilingui, un grande arco a forma di pagoda all’ingresso di Calle Dragones e incentivi agli uomini d’affari cinesi della zona per promuovere i ristoranti. Oggi l’area più vivace è concentrata nella stretta Calle Cuchillo e nelle vie circostanti.