Il Mercato della Stregoneria, senz’altro il più singolare della città, si snoda lungo Calle Jiménez e Calle Linares, fra Sagárnaga e Santa Cruz, in mezzo alle artesanías (negozi che vendono articoli artigianali prodotti in loco) brulicanti di turisti. Quello che troverete su queste bancarelle non ha nulla a che fare con la stregoneria dei film horror: si tratta di rimedi erbori­stici tradizionali, tutt’al più arricchiti con qualche ingrediente non proprio ortodosso che dovrebbe aiutare a blandire e supplicare i numerosi spiriti benevoli e maligni del mondo aymará. Un esempio è rappresentato dai becchi essiccati di tucano, che avrebbero lo scopo di curare le malattie e di proteggere chi ne fa uso dagli spiriti cattivi. Chi fosse in procinto di costruire una casa nuova può comprare un feto di lama da seppellire sotto la pietra angolare come cha’lla (offerta) a Pachamama (Madre Terra), per persuaderla a favorire la buona sorte. Chi fosse tormentato da qualche malanno o da spettri sgraditi e molesti può acquistare un piatto di coloratissime erbe, sementi ed esseri viventi assortiti per porre rimedio all’inconveniente. Passeggiando fra le bancarelle del mercato, non è raro incrocia­ re gli yatiris (stregoni) itineranti: indossano cappelli scuri, portano con sé borse di coca e offrono (soprattutto alla gente del posto) servizi di chiromanzia. Qui domande e fotografie possono suscita­ re reazioni sgradevoli, quindi cercate sempre di chiedere prima il permesso con gentilezza.