Alta valle di Punakha
- Punakha e Khuruthang, Bhutan
- Sito naturale - Valle
La strada che risale il versante occidentale della valle del Mo Chhu oltrepassa numerose residenze di campagna appartenenti alla nobiltà bhutanese; tra queste c’è il palazzo di Phuntsho Pelri, una residenza estiva della famiglia reale. Il suocero del quarto re fece costruire molti dei lhakhang presenti nella valle ed è il proprietario di diversi alberghi, tra cui il Damchen Resort.
Circa 1 km a nord dello dzong si trova il Nazhoen Pelri Training Centre (584664; www.bhutanyouth.org; 9-16), che offre un corso annuale per insegnare alle ragazze a realizzare prodotti artigianali. Tra gli oggetti esposti ci sono borse in stoffa tessuta a mano, pantofole, borsellini ricamati e sottopiatti, segnalibri realizzati con bandiere di preghiera e decorazioni natalizie. Gli oggetti sono belli e venduti a prezzi ragionevoli, oltre che per una buona causa.
Sul lato sinistro della strada, a 4 km e mezzo da Punakha, cercate il Dho Jhaga Lama Lhakhang, i cui bei giardini si estendono intorno a un enorme masso aperto miracolosamente a metà. Secondo la leggenda, il mago-guru indiano Nagi Rinchen mandò fulmini e grandine a spaccare la roccia per liberare la propria madre, intrappolata all’interno. La cappella ospita una statua del guru (sulla destra), riconoscibile dalle iscrizioni nell’acconciatura dei capelli. Rinchen meditava in una grotta sulla sponda opposta del fiume (dietro il Sona Gasa, un palazzo appartenuto al terzo re), e viene quindi ritratto come un drubthob (stregone-eremita) dai capelli lunghi. Sulla sinistra, nel punto più lontano, si trova una statua della divinità femminile protettrice del luogo, Chobdra, che cavalca un leone delle nevi.
A Yambesa, 7 km a nord di Punakha, sorge l’imponente Khamsum Yuelley Namgyal Chorten, aggrappato in alto su un versante che si affaccia sulla sponda opposta del fiume. Alto 30 m, il chorten (noto anche con il nome di Nyzergang Lhakhang) ha richiesto otto anni per la costruzione ed è stato consacrato nel 1999. Dedicato al quinto re, il chorten protegge il paese e ospita quindi una quantità di immagini di divinità protettrici, alcune con teste di elefante e di corvo, altre a cavallo di leoni delle nevi o garuda, quasi tutte ricoperte di fiamme. Nella tromba delle scale, al piano terra, cercate la divinità ritratta in groppa a un migoi (yeti) dal pelo bruno. Per un bel panorama sulla valle, salite sul tetto.
Un ponte offre accesso al ripido sentiero che, con una faticosa camminata di 45 minuti, permette di raggiungere il chorten. Cercate di affrontarlo al mattino, per evitare la calura del clima subtropicale. Chiedete alla vostra guida di indicarvi le profumate piante di tingye (pepe di Sechuan) che crescono lungo il percorso, accanto ai campi di piante di peperoncino e di fagioli.
Il ponte è anche un punto di sosta nel corso delle rilassanti uscite in kayak o in gommone, durante le quali si scende il Mo Chhu fino al Punakha Dzong. Oltre il chorten, la strada risale superando il villaggio di Kabesa e il resort di Uma Punakha per raggiungere Tashithang, proseguendo poi per le sorgenti termali di Gasa e al punto di arrivo del trekking che collega Laya e Gasa.