Mukul Banerjee Photography / Getty Images

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India Asia

Ingannevole: non esiste nessun’altra parola che possa catturare in modo più convincente l’enigma che è l’India. Ostentando sfacciatamente la sua diversità – che va da montagne spolverate di neve a spiagge assolate, da templi tranquilli a feste esuberanti, da villaggi illuminati dalle lanterne a città che dominano il mondo del software – il paese si presenta come il più poliedrico e multidimensionale dell’intero pianeta. Che la si ami o la si odi – e per lo più i visitatori passano altalenando da uno stato d’animo all’altro – l’India promette un coinvolgimento totale: qualunque località sia la vostra meta o qualunque attività abbiate scelto di seguire, è un paese che non dimenticherete. Più di un miliardo di persone vive nel subcontinente, pullulante di un eclettico mélange di gruppi etnici che per il turista si traduce in un intossicante cocktail culturale. Per coloro che cercano un sostegno spirituale, l’India offre una profusione di siti sacri e di commoventi epiche a sfondo filosofico, mentre gli appassionati di storia si imbatteranno in gemme del passato quasi ovunque, dalle grandiose vestigia del Raj britannico, che dominano con il loro quieto splendore sui bazar delle spezie, alle fortezze in degrado poste sull’orlo di scarpate scoscese. Nel frattempo, chi cerca emozioni nella natura potrà pagaiare sulle acque scintillanti di una delle molte baie tranquille, andare a cercare i grandi felini in un appassionante safari per vedere gli animali nella giungla o semplicemente respirare aria che profuma di pino durante una passeggiata meditativa nella foresta. E poi la cucina! Gli epicurei possono mettere in conto assaggi gustosi di tutti i generi, dagli appiccicosi idli (dolci di riso fermentato) tipici dell’India del Sud ai curry deliziosamente piccanti del nord del paese. Basta metter piede sul suolo indiano per scoprire anche l’ossessione nazionale: il cricket, che domina e rende animate tutte le conversazioni, insieme agli ultimi intrighi del pazzo mondo di Bollywood. Tuttavia sono le questioni politiche – di livello locale o nazionale che siano – a occupare i titoli di testa dei quotidiani, che accontentano la pretesa della classe media e dell’élite del paese di tastare il polso agli eventi internazionali. Nell’ambito della politica interna è invece la situazione economica a ricevere le attenzioni più assidue. Grazie a una delle economie in più rapida crescita al mondo, negli ultimi anni il paese ha certamente fatto passi da gigante. Tuttavia, negli ultimi anni, larghi strati del miliardo e oltre della popolazione indiana hanno tratto ben pochi benefici dal boom economico. In effetti, la sfida che aspetta il governo è allargare al paese intero l’onere e i benefici connessi all’aumento del gettito fiscale. Il che non sembra un compito facile, visto il divario incolmabile che separa chi ha da chi non ha. Inoltre, lo stato di miseria pare destinato ad aumentare vertiginosamente se il tasso demografico continuerà a galoppare ben al di là delle percentuali di crescita economica.

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Documenti e visti

I viaggiatori italiani e tutti i visitatori stranieri devono essere muniti di visto per visitare l'India. È necessario procurarselo prima di arrivare in India, il che è possibile rivolgendosi all'Ambasciata indiana in Italia (tel. 06 488 4642; fax 06 481 9539; amb.office@indianembassy.it; Via XX Settembre 5, 00187 Roma) o al consolato generale di Milano. Fra i vari documenti ricordiamo che il passaporto dovrà avere una validità residua di almeno sei mesi con pagine libere per l'apposizione del visto. Le autorità indiane non rilasciano visti all'arrivo in aeroporto.

Quando andare

In India i fattori climatici sono talmente diversificati che è impossibile scegliere un periodo meteorologicamente migliore di altri per il viaggio, ma, in linea di massima, in buona parte del paese, i mesi più piacevoli sono quelli che vanno da ottobre a marzo. Nell'estremo sud i monsoni fanno sì che, tendenzialmente, il periodo migliore vada da gennaio a settembre, mentre il Sikkim e l'India nordorientale sono più appetibili da marzo ad agosto e il Kashmir e le regioni montagnose dell'Himachal Pradesh sono più praticabili tra maggio e settembre. I deserti del Rajasthan e la regione himalayana nordoccidentale offrono il meglio di sé nella stagione dei monsoni. La stagione del trekking nell'Himalaya indiano dura pressappoco da aprile a novembre, anche se varia molto a seconda del percorso, dell'altitudine e della regione. La stagione sciistica è da gennaio a marzo. Le date delle feste particolari che possono aiutarvi a scegliere il periodo del viaggio sono elencate nel paragrafo 'Feste e manifestazioni'.

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