Anemurium
- Anamur, Turchia
- Attrazione - Sito archeologico
Benché sia stata fondata dai fenici nel IV secolo a.C., la maggior parte delle rovine visibili oggi ad Anemurium risale al periodo compreso tra la tarda epoca romana e le epoche bizantina e medievale. Il sito è vasto e vi regna un silenzio un po’surreale, con rovine disseminate in un’area che si estende per 500 m dalla spiaggia di ciottoli e alle imponenti mura che si inerpicano sugli scoscesi fianchi della montagna.
Lo sviluppo della città conobbe una serie di devastanti battute di arresto, tra cui l’attacco di una feroce tribù cilicia nel 52 d.C. Inoltre gli archeologi hanno scoperto le prove di un violento terremoto che distrusse la città intorno al 580.
Dal parcheggio e dalla vasta necropoli, camminate in direzione sud-est superando una basilica del IV secolo; dietro la basilica cercate il sentiero a mosaico che conduce al mare. Sopra la chiesa vi è uno dei due acquedotti, mentre di fronte al teatro, risalente al II secolo d.C., si trova il più completo odeon, con 900 posti a sedere e il pavimento in maiolica. La struttura meglio conservata di Anemurium è il complesso termale; si notino le tessere colorate del mosaico che ancora ricoprono alcuni frammenti del pavimento.
Arrivando ad Anamur da ovest, o scendendo dai monti della Cilicia, seguite il cartello che indica in direzione sud le rovine di Anemurium (Anemurium Antik Kenti). La strada dissestata si snoda per 2 km fino al gişe (biglietteria), poi ci sono altri 500 m fino al parcheggio.