Nepal: il primo viaggio

Documenti e visti

I viaggiatori di nazionalità italiana, così come quelli della maggior parte dei paesi, devono essere muniti di visto d'ingresso, che consente una permanenza di 60 giorni. L'alternativa più semplice è, al momento, quella di richiedere il visto all'arrivo in Nepal sia all'aeroporto sia ai valichi di confine terrestri. Ricordiamo che il passaporto dovrà avere una validità residua di almeno sei mesi. Non è possibile richiedere il visto prima della partenza. Per maggiori informazioni sui tempi, costi e procedure di rilascio dei visti contattate il Consolato generale onorario del Nepal in Italia (tel./fax 06 3081 8716; consnepal@mappatour.it; Via del Fontanile Nuovo 32 - 00135 Roma).

Quando andare

Per andare in Nepal è importante scegliere la stagione giusta in base al clima. Il periodo migliore è per molti versi l'inizio della stagione secca, cioè ottobre e novembre: il clima è mite, l'aria è tersa, la visibilità perfetta e la natura rigogliosa, grazie all'effetto dei monsoni. Da febbraio ad aprile, quando finisce la stagione secca, la visibilità non è così buona, a causa della polvere, ma la temperatura è ottima e fioriscono i fiori più belli. A dicembre e a gennaio la visibilità non è male, ma a volte fa troppo freddo: chi fa trekking deve equipaggiarsi per la neve, ma anche chi sta a Kathmandu negli alberghi più economici batterà i denti perché non c'è il riscaldamento. Il resto dell'anno non è molto indicato: tra maggio e giugno il caldo e la polvere si fanno insopportabili, da metà giugno a settembre i monsoni oscurano le montagne con nuvoloni neri e trasformano i sentieri in piste di fango.