Trasporti locali
Poche città rendono così felici i pedoni come Venezia: preparatevi a calcare quelle antiche pietre! Non preoccupatevi di seguire le interminabili frecce con scritto 'San Marco', 'Rialto', 'Ferrovia' o tutte e tre insieme - perdetevi nelle calli senza tempo, nelle strade senza uscita, nelle fondamente ai lati dei canali e nelle piazzette deserte che costituiscono la vera Venezia. Il Vaporetto è un altro metodo essenziale per muoversi, e può essere altrettanto affascinante: non troverete molte linee di trasporti pubblici con un percorso indimenticabile come quello del vaporetto 1 lungo il Canal Grande. Fare una gita in gondola è banale, caro, imbarazzante... beh, se proprio volete, perché no? I taxi d'acqua sono quasi cari come le gondole, ma i piloti non indossano magliette a righe e non cantano 'O Sole Mio'.
Camminare a Venezia può essere un'esperienza piacevolissima. Ma preparatevi a perdervi nelle stradine secondarie, nelle strade senza uscita, nelle fondamente a lato dei canali e nelle piazzette deserte che costituiscono la vera Venezia.
Il Vaporetto (autobus d'acqua) è il mezzo classico per spostarsi a Venezia; non troverete un percorso di mezzi pubblici indimenticabile come quello della linea 1 lungo il Canal Grande. Munitevi di un pass giornaliero. I biglietti singoli non costano poco.
Il classico giro in gondola con il rematore canterino è molto turistico e caro, ma il traghetto è come una gondola per pendolari che attraversa il Canal Grande in punti strategici. Per i neofiti si tratta di un test di equilibrio, dal momento che si sta in piedi. I taxi d'acqua (motoscafi) sono molto costosi.
Autobus di linea (sì esistono!) partono da Piazzale Roma per Mestre e altre destinazioni sulla terraferma, ma è probabilmente il modo meno eccitante di muoversi intorno alla città.
Ovviamente, non è il caso di portare l'auto a noleggio a Venezia - dovreste solo pagare per lasciarla in un parcheggio per tutta la durata della visita. I taxi, quelli a quattro ruote, operano da Piazzale Roma.
La bicicletta è ufficialmente vietata nella città lagunare - capirete perché camminando sulle sue strette vie ciottolate.