Ospitato in un’ex ghiacciaia per l’industria ittica (quale posto migliore?), il piccolo Museo Marittimo Víkin celebra l’eredità marittima della nazione e si concentra sui pescherecci che hanno trasformato l’economia islandese. Molte delle didascalie sono solo in islandese, ma la pellicola priva di sonoro sugli equipaggi delle imbarcazioni merita di essere vista. Il biglietto vi consente di salire a bordo della guardacostiera Óðinn, veterana delle guerre del merluzzo (degli anni ’70, quando i pescatori britannici e islandesi si contesero i diritti di pesca e le acque territoriali nel Nord Atlantico), con una visita guidata che parte alle 13, 14 e 15 (solo alle 14 e alle 15 nei weekend in inverno; chiuso gennaio e febbraio). La sede ospita anche una una deliziosa caffetteria, Bryggjan (portate principali Ikr800-1790), aperta negli stessi orari del museo, che offre pittoreschi scorci sul porto gremito di barche.