Java: il primo viaggio

Documenti e visti

I viaggiatori di nazionalità italiana, così come quelli della maggior parte dei paesi, necessitano di un visto d'ingresso che consente una permanenza di 30 giorni. I cittadini italiani possono ottenerlo al momento dell'arrivo in Indonesia (VOA), all'aeroporto, in determinati punti di confine autorizzati e in alcuni porti marittimi. Il rilascio del VOA non è previsto ai posti di confine via terra. Per un soggiorno superiore ai 30 giorni sarà invece necessario farne richiesta prima della partenza presentando, fra gli altri documenti, il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi e il biglietto aereo di andata e ritorno o di proseguimento del viaggio. Per maggiori informazioni sui tempi, costi e procedure di rilascio dei visti contattate la sezione consolare dell'Ambasciata indonesiana in Italia: (tel. 06 420 0911; fax 06 488 0280; indorom@uni.net; www.indonesianembassy.it; Via Campania 55, 00187 Roma).

Quando andare

L'elemento da considerare con maggiore attenzione nel momento in cui si decide un viaggio a Java è certamente quello del clima. La stagione migliore è senz'altro quella arida, da maggio a settembre, mentre durante la stagione umida, da ottobre ad aprile, le montagne sono avvolte nelle nuvole e nelle zone montuose le piogge insistenti possono mettere a repentaglio la riuscita del viaggio. Nel resto del paese la stagione piovosa non ostacola generalmente gli spostamenti, dato che le precipitazioni, concentrate nel primo mattino o a metà pomeriggio, assumono di solito la forma di brevi e intensi rovesci. La stagione privilegiata dai turisti è quella dell'estate europea, consistente in pratica nei mesi di luglio e agosto, ma questo è anche il momento in cui i prezzi sono più alti e alberghi e mezzi di trasporto sono affollati oltre ogni limite. Alla fine del Ramadan, l'epoca preferita dagli indonesiani per le loro vacanze, le località turistiche sono prese d'assalto, i prezzi vanno alle stelle e transitare da un posto all'altro diventa un'impresa sovrumana. Altri periodi problematici sono quelli in corrispondenza delle vacanze natalizie e di quelle scolastiche (da metà giugno a metà luglio), quando i ragazzi delle superiori vengono caricati in massa sugli autobus e portati a visitare le località turistiche di maggiore interesse.