Documenti e visti
Ai viaggiatori italiani e tutti i visitatori stranieri devono essere muniti di visto per visitare l'India. È necessario procurarselo prima di arrivare in India, il che è possibile rivolgendosi all'Ambasciata indiana in Italia (tel. 06 488 4642; fax 06 481 9539; amb.office@indianembassy.it; Via XX Settembre 5, 00187 Roma) o al consolato generale di Milano. Fra i vari documenti ricordiamo che il passaporto dovrà avere una validità residua di almeno sei mesi con pagine libere per l'apposizione del visto. Le autorità indiane non rilasciano visti all'arrivo in aeroporto.
Esportare oggetti con più di 100 anni di età è proibito, il che rende molto difficile ottenere l'autorizzazione ad esportare antichità dall'India. La legge indiana sulla protezione dell'ambiente proibisce qualsiasi forma di commercio di flora e fauna. Per favore, evitate di comprare qualsiasi prodotto che possa mettere ulteriormente in pericolo le specie a rischio di estinzione o i loro habitat; se lo fate, rischiate pesanti multe e persino la prigione.
L'India applica le normali regole sugli oggetti esenti da tasse: si possono importare 1 litro di alcolici e 200 sigarette o 50 sigari oppure 250 grammi di tabacco. Potete portare con voi oggetti costosi, come videocamere e computer portatili, compilando all'ingresso il formulario "Tourist Baggage Re-export" a garanzia che li riportiate con voi quando lasciate il paese (anche se non sempre la polizia controlla). Per legge, dovreste dichiarare all'arrivo qualsiasi somma di denaro o travellers' cheque superiore a USD 10000,00. Ufficialmente, non potreste introdurre nel Paese, né esportare, alcuna somma in valuta indiana; tuttavia, a diversi turisti è stato detto che possono importare un massimo di INR 5000,00. Se entrate in India dal Nepal, non vi è permesso importare nessun bene esente da tasse.