Cittadella
- Amman, Giordania
- Attrazione - Rovine
La Cittadella sorge sulla sommità del- la collina più alta di Amman, Jebel Al Qala’a (circa 850 m sul livello del mare), ed è il si-to dell’antica Rabbath-Ammon. Occupato sin dall’Età del Bronzo, il complesso è cinto da 1700 m di mura, ricostruite più volte du- rante l’Età del Bronzo e l’Età del Ferro, e poi in epoca romana, bizantina e omayyade. C’è tanto da vedere, ma sono assolutamente da non perdere il Tempio di Ercole e il Palazzo degli Omayyadi.
Manufatti risalenti all’Età del Bronzo indi- cano che per migliaia di anni la collina ser- vì da fortezza e/o da piazza principale dedi- cata ai commerci e alla politica.
Le due imponenti colonne sono ciò che re- sta del
Tempio di Ercole
, di epoca romana. In passato collegato al Foro (centro cittadi- no), il tempio fu costruito sotto Marco Aure- lio (imperatore dal 161 al 180 d.C.). Gli unici resti riconoscibili sono parte del podio e le colonne, visibili praticamente da ogni pun- to della città. Si può anche ammirare il resto affascinante di una mano scolpita nella pie- tra che testimonia quanto fossero dettaglia- te le decorazioni del tempio all’epoca del suo massimo splendore. Nelle vicinanze si trova un punto panoramico che offre una splendi- da vista del centro di Amman.
Il complesso di maggiore impatto fra gli edifici storici della Cittadella è quello che si sviluppa intorno al
Palazzo degli Omayyadi
, alle spalle del piccolo (e piuttosto antiquato) museo archeologico. Il palazzo, che si ritiene sia stato edificato dagli arabi omayyadi verso il 720 d.C. e che ospitava la dimora del gover- natore di Amman, era un vasto complesso di edifici reali e residenziali. Purtroppo ebbe vi- ta breve: fu distrutto da un terremoto nel 749 e non venne mai completamente ricostruito.
Accedendo al complesso da sud, il primo edificio degno di nota che si incontra è la sa- la delle udienze, sormontata da una cupola eprogettata per stupire i visitatori del palazzo reale. Questa struttura, la meglio conserva- ta del complesso, ha una pianta a croce per- ché fu costruita sopra una chiesa bizantina. Per quanto riguarda lo spazio centrale, dopo lunghe discussioni sul fatto se fosse in ori- gine sormontato da una cupola o fosse stato lasciato aperto, alla fine si è deciso per la pri- ma ipotesi; la cupola che si vede oggi è stata ricostruita da un team di spagnoli.
Un cortile subito a nord della sala condu- ce a una strada colonnata, larga 10 m e fian- cheggiata da archi e colonne, su cui si affac- ciano edifici residenziali e amministrativi. Più a nord sorge l’antica residenza del go- vernatore, in cui si trova la sala del trono.
A est della sala delle udienze si può vedere la
cisterna omayyade, un’enorme fossa cir- colare con una serie di gradini che raggiun- gono il fondo; un tempo era la riserva idrica che riforniva il palazzo e le zone circostan- ti. Il piccolo disco al centro del pavimento è il punto su cui poggiava il pilastro usato per misurare il livello dell’acqua.
Vicino al museo, in direzione sud, sorge la piccola
basilica bizantina (cartina p58), in gran parte distrutta dai terremoti, che ri- sale al VI o VII secolo d.C. e conserva alcuni mosaici polverosi.
La biglietteria della Cittadella (cartina p58) si trova sulla via che sale all’ingresso della Cittadella. Nei pressi dell’edificio potre- te trovare guide autorizzate plurilingui (fino a JD15 l’ora) che renderanno molto più inte- ressante la vostra visita.
Le uniche vie d’accesso alla Cittadella pro- vengono da Al Malek Ali Bin Al Hussein St. All’andata è meglio prendere un taxi (circa JD1 dal centro), mentre al ritorno vale la pe- na di scendere a piedi. Una scalinata parte dalla zona orientale del complesso della Cit- tadella, supera un punto panoramico e arri- va in Hashemi St, di fronte al Teatro Roma- no. Questo è un buon punto di inizio per un itinerario a piedi nel centro della città.