Oggi un sito commemorativo nel centro di Postdam, la prigione utilizzata dal controspionaggio sovietico - generalmente chiamata prigione del KGB - è una testimonianza particolarmente sinistra della Guerra Fredda. Tra le sue mura venivano rinchiusi i sospettati di ogni genere di crimine, compreso lo spionaggio, la diserzione, l’insubordinazione o il coinvolgimento in attività naziste. I prigionieri venivano spesso sottoposti ad abusi e torture per ottenere la loro confessione, successivamente giudicati nel corso di sedute a porte chiuse senza assistenza legale e generalmente spediti dritti nei gulag o giustiziati. Oggi il carcere è stato trasformato in un centro di documentazione, che tramite lettere, documenti, fotografie, effetti personali e interviste registrate ripercorre le sorti dei molti che vi furono imprigionati. Nelle sinistre celle sotterranee sono ancora leggibili i messaggi che i reclusi incidevano sui muri. L’edificio fu utilizzato a scopo detentivo fino al 1980, successivamente venne adibito a magazzino e sgomberato solo nel 1994 come uno degli ultimi avamposti militari sovietici in Germania.

Il complesso faceva parte della Stazione Militare 7, una città murata top-secret dove vivevano e lavoravano gli alti ranghi dell’esercito sovietico. Gli abitanti del posto avevano solo una vaga idea di quel che succedeva al di là di quelle mura. Per una visita senza accompagnamento dell’intero sito, procuratevi una cartina presso il sito commemorativo.