Alte Pinakothek
- Barer Strasse 27, Monaco, Germania
- Museo - Pinacoteca
La principale collezione di arte dell’età moderna della città è stipata di quadri di tutti i più importanti protagonisti della scena artistica europea tra il XIV e il XVIII secolo. La raccolta, ospitata in un edificio neoclassico simile a un tempio progettato da Leo von Klenze, ha opere di un tale livello che non c’è bisogno di essere uno storico dell’arte per apprezzarle. Quasi tutti i dipinti furono acquistati o commissionati dai Wittelsbach; fu merito di Ludwig I se tutte queste opere furono poi raccolte in un unico museo.
La collezione dell’Alte Pinakothek è famosa in tutto il mondo per la qualità delle opere esposte e per l’approfondimento di alcune sezioni, soprattutto quella degli antichi tedeschi. Le opere di più antica data sono pale d’altare tra cui spicca il Kirchenväteraltar (Altare dei Primi Padri della Chiesa) di Michael Pacher e la Crocifissione (1503) di Lucas Cranach il Vecchio, un’emozionante raffigurazione del Cristo sofferente.
Forse la sala più importante è la cosiddetta Dürersaal, al piano superiore, dove è collocato il famoso Autoritratto (1500) a somiglianza di Cristo di Albrecht Dürer, che campeggia sulla tela con lo sguardo di un artista giunto alla piena consapevolezza del proprio valore. Qui si trova anche la sua ultima grande opera, I quattro apostoli, dove Giovanni, Pietro, Paolo e Marco sono dipinti con un’aria piuttosto umile, in sintonia con lo spirito della Riforma. Confrontate il quadro con i I santi Erasmo e Maurizio, ritratti da Matthias Grünewald in ricche vesti regali.
Se cercate un tema laico, Die Schlacht bei Issus (1529) riprende una scena della battaglia di Isso tra le truppe di Alessandro Magno e i persiani, colta con particolari smaglianti da Albrecht Altdorfer.
Il museo possiede anche una collezione di valore mondiale di antichi maestri olandesi, con pezzi come L’adorazione dei Magi, una pala d’altare di Rogier van der Weyden, Le sette gioie di Maria di Hans Memling, la Danae di Jan Gossaert e Il paese di cuccagna di Pieter Bruegel il Vecchio. I patiti di Rubens potranno gioire per la folta rappresentanza della sua opera. Il suo epico Giudizio universale è talmente grande (6 m d’altezza) che Klenze progettò la sala appositamente per esso. Uno dei suoi ritratti più felici è certo quello di Hélène Fourment im Brautkleid (1631), la giovane bellezza che il pittore sposò in seconde nozze in età ormai avanzata e che qui ritrasse proprio con l’abito da sposa.
La pittura italiana è ben rappresentata con Botticelli, Raffaello, Tiziano e molti altri, mentre la collezione francese comprende dipinti di Nicolas Poussin, Claude Lorrain e François Boucher. Anche dei grandi della pittura spagnola, come El Greco, Murillo e Velázquez, ci sono molte tele esposte.
Contate di passare almeno due ore al museo e quando avete finito di nutrirvi d’arte, concedetevi un rinfresco nel caffè del museo sotto una volta spettacolare.