Anche i pacifisti più convinti resteranno affascinati da questo museo che è stato riaperto al pubblico nel 2011 nell’arsenale ottocentesco, suddiviso in due parti da un audace cuneo di vetro e acciaio progettato da Daniel Libeskind. L’allestimento è stato adeguato al XXI secolo, perciò non aspettatevi una sequenza di vittorie militari o una sfilata di armi, perché qui troverete invece una panoramica progressista - e spesso anche artistica - sulle origini e le conseguenze della guerra e dell’aggressione militare. Le mostre allestite nel cuneo di Libeskind si focalizzano sugli aspetti socio-culturali del fenomeno guerra, per esempio le donne, gli animali, i giocattoli ispirati agli eventi bellici, l’economia e le conseguenze dei conflitti su di essa. L’ala storica presenta una cronologia delle guerre tedesche dal Medioevo al XX secolo. Tra gli innumerevoli documenti di grande interesse spiccano in particolare la capsula di atterraggio della navicella Soyuz (1975), un razzo V2 e una raccolta di oggetti personali appartenuti a vittime dei campi di concentramento. Preventivate almeno due ore per rendere pienamente giustizia a questo straordinario museo.