Da vedere

Gedenkstätte und Museum Sachsenhausen

  1. Strasse der Nationen 22, Campo di Concentramento di Sachsenhausen, Germania
  2. Monumento - Sito commemorativo

Se non partecipate a una visita guidata procuratevi un opuscolo (€0,50) o, meglio ancora, un’audioguida (€3, opuscolo compreso) presso il centro visitatori se volete muovervi nel sito con cognizione di causa. Lungo la strada d’accesso al campo si possono vedere le fotografie scattate durante la Marcia della morte e la liberazione da parte dell’Armata Rossa. Poco oltre la linea perimetrale si trova il Neues Museum (Museo Nuovo), che ospita un’esposizione permanente (solo moderatamente interessante) sulla storia del sito.

Proseguite verso la Torre A, il cancello d’ingresso, su cui campeggia, così come ad Auschwitz, la cinica scritta Arbeit Macht Frei (Il lavoro rende liberi). Al di là del cancello si apre la piazza dell’appello, circondata a ventaglio da baracche di detenzione e altri edifici. Sulla destra, due baracche restaurate illustrano le terribili condizioni di vita cui erano sottoposti i prigionieri. La Baracca 38 ospita una mostra dedicata agli ebrei deportati a Sachsenhausen, mentre la Baracca 39 documenta la vita quotidiana nel campo. Subito accanto è situata la prigione, che tra i suoi detenuti più "illustri" vide Georg Elser, l’attivista tedesco che tentò di assassinare Hitler, e il teologo Martin Niemöller. Di fronte, due baracche adibite a infermeria originali illustrano la misera assistenza medica che veniva garantita ai prigionieri del campo e gli agghiaccianti esperimenti medici cui molti di loro furono sottoposti.

Più avanti, la Cucina dei prigionieri fotografa diversi momenti cruciali della storia del campo nelle sue diverse fasi. Tra gli oggetti in mostra figurano strumenti di tortura, le forche originali e, nella cantina, i commoventi schizzi incisi sul muro dai prigionieri.

Tuttavia, la vista che colpisce maggiormente per la sua brutalità è la zona di sterminio chiamata Stazione Z, costituita da una fossa delle esecuzioni, un forno crematorio e una camera a gas. Nell’autunno del 1941, più di 10.000 prigionieri di guerra sovietici vennero uccisi in questo luogo con un colpo alla nuca, sparato, verosimilmente, mentre venivano prese loro le misure per le divise. Le pallottole poi venivano recuperate e riutilizzate.

All’estremità destra, un nuovo edificio e due baracche originali ospitano una mostra che illustra la vita a Sachsenhausen dopo che il lager divenne un Campo speciale sovietico .