Da vedere

Parque Céspedes

  1. Santiago de Cuba, Cuba
  2. Sito naturale - Parco

Se esiste un archetipo della romantica vita di strada a Cuba, è il Parque Céspedes. Palpitante caleidoscopio di un’umanità impegnata a passeggiare, conversare, orchestrare qualche truffa, flirtare, strimpellare la chitarra, questa vivacissima piazza con al centro il busto in bronzo di Carlos Manuel de Céspedes - l’autore del Grito de Yara con cui, nel 1868, venne rivendicata l’indipendenza di Cuba - non mancherà di affascinare il visitatore a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Anziane signore sedute all’ombra degli alberi si scambiano importanti confidenze, un musicista con il panama in testa trascina il suo malandato contrabbasso verso la Casa de la Trova, mentre sensuali señoritas fasciate in abitini aderenti sbattono le ciglia in direzione dei turisti maschi dalla terrazza dell’Hotel Casa Granda. Fatta eccezione per la banca modernista sul lato ovest, che stride con tutto il resto, Parque Céspedes è anche un autentico trionfo di architettura coloniale.

La Casa de la Cultura Miguel Matamoros (General Lacret 651), sul lato orientale della piazza, è ospitata nell’ex San Carlos Club, circolo che prima della rivoluzione era frequentato dall’alta borghesia cittadina. Alla porta accanto il romanziere britannico Graham Greene cercò un tempo ispirazione nel bar con dehors dell’Hotel Casa Granda (1914). L’edificio neoclassico dell’Ayuntamiento (all’angolo tra General Lacret e Aguilera), il municipio sul lato nord della piazza, fu costruito negli anni ’50 sulla base di un progetto risalente al 1783, ma l’amministrazione cittadina aveva sede qui già ai tempi di Hernán Cortés. Il 2 gennaio 1959 Fidel Castro apparve al balcone dell’attuale edificio per annunciare la vittoria della rivoluzione.