Ambasciata francese
- 1 Monivong Blvd, Phnom Penh, Cambogia
- Attrazione - Luogo interessante
Situata all’estremità settentrionale di Monivong Blvd, l’ambasciata francese svolse un ruolo importante durante gli eventi drammatici che seguirono la caduta di Phnom Penh il 17 aprile 1975, offrendo rifugio a circa 800 stranieri e a 600 cambogiani. Nel giro di 48 ore i khmer rossi informarono però il viceconsole francese che il nuovo governo non riconosceva i privilegi diplomatici e che il rifiuto di consegnare i cambogiani rifugiati nell’ambasciata avrebbe anche comportato un pericolo per la vita di tutti gli stranieri.
Il permesso di rimanere nella rappresentanza diplomatica venne accordato solo alle donne cambogiane sposate a cittadini stranieri, ma non ai cambogiani sposati con donne straniere. Gli stranieri dovettero quindi assistere impotenti alla scena straziante dei loro domestici, colleghi, amici, fidanzati e mariti scortati fuori dai cancelli dell’ambasciata. Alla fine del mese gli stranieri vennero espulsi dal paese a bordo di autocarri. Molti di quei cambogiani sparirono invece per sempre. Oggi un alto muro imbiancato a calce circonda l’imponente complesso della sede diplomatica; i francesi sono ritornati in Cambogia in grande stile e si danno molto da fare per promuovere nell’ex colonia la propria lingua e cultura.