Reserva de Desenvolvimento Sustentável Mamirauá
- Amazzonia, Brasile
- Sito naturale - Riserva naturale

L’interessante Riserva di Sviluppo Sostenibile di Mamirauá offre ai visitatori una foresta pluviale incontaminata e una ricca fauna, ed è accessibile senza troppe difficoltà (si trova a solo un’ora e 30 minuti di battello da Tefé, che a sua volta è servita da buoni collegamenti aerei e fluviali). Il lodge principale della riserva organizza fantastiche escursioni e offre sistemazioni confortevoli; si tratta di uno dei migliori operatori ecoturistici dell’Amazzonia, anche se i prezzi per alcuni sono proibitivi. Un secondo lodge, inaugurato da poco, è più spartano ma anche meno affollato e con prezzi più accessibili. Delimitata quasi completamente dai fiumi Solimões e Japurá, Mamirauá è in Brasile l’area più vasta di várzea intatta, un ecosistema forestale unico caratterizzato dall’allagamento stagionale da parte dei fiumi di ‘acqua bianca’, ricchi di sedimenti. Quando il livello dell’acqua è elevato (da maggio a luglio) negli 11.400 kmq di riserva non resta praticamente nessun tratto scoperto. Quando l’acqua si ritira, può lasciarsi alle spalle (o strappare via) un metro o più di terreno. Immense isole si formano e scompaiono a ogni stagione e una casa costruita su palafitte alte due metri e mezzo nel giro di pochi anni può ritrovarsi al livello del suolo. Alberi e piante si adattano a vivere per diversi mesi all’anno sott’acqua, mentre gli animali che di solito vivono a terra (dagli insetti ai giaguari) trascorrono questo periodo senza abbandonare la cima degli alberi. Mamirauá comprende due riserve estrattive a nord e a ovest e la grande Riserva di Amanã a est, che a sua volta confina con il Parco Nazionale di Jaú. In tutto, il complesso abbraccia circa 67.000 kmq – quasi la grandezza dell’Irlanda – e costituisce la seconda area di foresta tropicale protetta più estesa al mondo (la prima si trova sempre in Amazzonia, lungo lo Scudo della Guiana). Mamirauá è stata la prima ‘Riserva di Sviluppo Sostenibile’ (oggi ce ne sono più di 20) ed è gestita con estrema competenza dall’Instituto Mamirauá di Tefé. Queste riserve si propongono di garantire la conservazione e la ricerca scientifica, promuovendo nello stesso tempo prati- che sostenibili e l’impiego della popolazione locale, come pure l’ecoturismo. All’interno della Riserva di Mamirauá vivono numerose piccole comunità, i cui abitanti lavorano part- time come guide, cuochi, barcaioli, assistenti dei ricercatori e guardiaparco, senza però abbandonare le loro attività tradizionali come la pesca e la caccia. Nel 2022 la gestione della riserva e del lodge principale passerà agli abitanti del posto. La fauna di Mamirauá è più abbondante e meno timida rispetto a quella di altre località. L’animale simbolo della riserva è la scimmia uakari, una specie endemica di Mamirauá che si riconosce dalla faccia cremisi, dall’ispida pelliccia bianca e dagli spettacolari balzi che compie da un albero all’altro. Però gli uakari sono molto schivi e avvistarne uno non è affatto garantito. È molto più probabile vedere aluatte, cebi cappuccini e saimiri, oltre a bradipi, caimani, delfini e decine di specie di uccelli come are, tucani e hoatzin. Nella riserva vivono anche manati e giaguari, che però si avvistono solo di rado. Il periodo delle acque alte va da maggio a luglio, quando la foresta è completamente allagata e le visite si svolgono a bordo di canoe. Questo periodo (da non confondere con la stagione delle piogge che va da dicembre ad aprile) è quello in cui scimmie e bradipi sono più visibili e tende a essere il più affollato. Nei periodi di acqua bassa, grossomodo da settembre a novembre, si possono fare escursioni a piedi e gli animali acquatici, soprattutto pesci e caimani, si concentrano in alcuni punti.