Bhuthan orientale: il primo viaggio

Perché andare

Il selvaggio Bhutan orientale è meno frequentato dai turisti rispetto alle regioni occidentali del paese, e questa un'ottima ragione per visitarlo. Le sistemazioni e le opzioni per il vitto sono più modeste, ma il viaggiatore è premiato da templi e dzong meravigliosi e deserti, splendidi oggetti d'artigianato, come sete e ricami, e rigogliose foreste monsoniche abitate da una varietà di uccelli. Pur essendo piuttosto remota, l'aspra regione orientale è quella più densamente popolata. La maggior parte della popolazione vive in insediamenti isolati; distanti dalla vie di comunicazione o nascosti in valli remote, alcuni di essi ospitano minoranze etniche che contano meno di un migliaio di persone.

Il Bhutan orientale si sta aprendo al turismo a un ritmo superiore a quello di qualsiasi altra regione del paese. Nuovi hotel, un nuovo aeroporto a Yongphula e progetti per la realizzazione di nuovi itinerari di trekking fanno dell'est la nuova frontiera per i viaggi d'avventura in Bhutan. Se volete allontanarvi dai sentieri più battuti e amate esplorare posti poco conosciuti, questa è la meta che fa per voi.

Quando andare

Le quote più basse della zona presentano primavere ed estati calde e umide, e una quantità di insetti fastidiosi. Questo però è anche il periodo migliore per dedicarsi al birdwatching nelle lussureggianti foreste di latifoglie.

Tra maggio e agosto le piogge monsoniche danneggiano regolarmente le precarie strade scavate lungo i ripidi versanti montani; dopo una forte pioggia aspettatevi ritardi e modifiche ai vostri programmi.

Il periodo tra la fine di febbraio e la metà di marzo è ideale in quanto offre temperature gradevoli, scarso affollamento, feste interessanti e piante in fiore.

Nei mesi invernali anche le nevicate possono causare la temporanea chiusura delle strade che attraversano valichi ad alta quota.