Che vi stiate bevendo una birra in un chiassoso saloon risalente all'epoca della corsa ai diamanti, che stiate esplorando la più grande buca mai scavata a mano nel mondo o che stiate seguendo un "ghost tour" per saperne di più su come un tempo qui la gente vivesse, lavorasse in miniera e morisse, Kimberley offre un colpo d'occhio molto interessante sulla movimentata storia del Sudafrica.
Nonostante l'ultimo colpo di pala all'interno del Big Hole risalga ormai al lontano 1914, il capoluogo del Northern Cape continua a rimanere sinonimo di diamanti. Entrando nelle sale buie e fumose di uno dei vecchi pub dell'epoca, con i tavoli di legno graffiati e le pubblicità dei liquori che andavano di moda un secolo fa, vi sembrerà di essere trasportati indietro nel tempo, quando a Kimberley si viveva la gloriosa corsa ai diamanti. Aggirandovi tra le vie dell'insediamento minerario, ricostruito in perfetto stile vittoriano all'interno del Big Hole Complex, vi parrà di vedere Cecil Rhodes in perfetta salute e pronto a partire a cavallo per la Rhodesia.
L'unica vera e propria città del Northern Cape vanta anche un fantastico museo, alcuni splendidi alberghi e la township di Galashewe, un sobborgo urbano che custodisce gran parte della sua storia.