Questa ex piantagione che impiegava gli schiavi, con la sua imponente hacienda, già da sola vale il viaggio da Lima, perché offre la rara opportunità di conoscere la storia afroperuviana - sotto alcuni aspetti dorata, sotto altri raccapricciante. Potrete perfino pernottare qui, in mezzo all'inebriante ricchezza dell'era coloniale - l'hacienda ha riaperto come hotel (camere S210-250;) da 12 camere nel 2012, dopo cinque anni di chiusura in seguito al terremoto del 2007. Per chi non è ospite della struttura, la visita di un'ora dell'hacienda e delle sue famose catacombe costa S20 - suonate il campanello all'ingresso principale. L'edificio originale con la sua cappella barocca risale al 1688. Tra i manufatti superstiti ci sono alcuni affreschi, attrezzi agricoli e i resti raccapriccianti di un sistema utilizzato per la sottomissione degli schiavi, compresa un'estesa rete di catacombe e gallerie sotterranee (che si possono esplorare a lume di candela). Se doveste arrivare di domenica, non perdetevi la cena a buffet con spettacolo (S70) che prevede atletiche danze afroperuviane nel cortile ombreggiato. Nelle vicinanze si trova anche una fabbrica di cotone in rovina, risalente al 1913.