Haiti è un paese oppresso dalla povertà e dal sovraffollamento urbano, con un paesaggio di spoglie colline e una popolazione che sta ancora patendo le conseguenze delle lotte intestine, del malgoverno e della corruzione. Ma è anche una terra vivace con originali opere d'arte, fantastica musica, foreste e una popolazione intensamente spirituale, il cui umorismo e la cui passionalità sono leggendari. Prima repubblica del mondo moderno ad avere un governo di neri, Haiti vanta una cultura davvero unica e un'incredibile tradizione artistica. La lingua, la danza e la musica riflettono il divario tra mondo spirituale e materiale, che non dovrebbe essere trascurato. Il vudù, a lungo frainteso, è una religione di grande profondità, sviluppatasi in Africa e introdotta segretamente tra i rituali cattolici dei missionari europei. L'architettura coloniale haitiana, tutta piazze e ornamenti vistosi, si ravviva al suono della musica africana, mentre la cucina locale, sorprendentemente raffinata, utilizza gli ingredienti caraibici in ricette tipicamente francesi e richiama i buongustai dall'altra parte dell'isola. Inoltre, sebbene buona parte delle giungle e delle foreste siano state spogliate dalla mano dell'uomo, esistono ancora delle zone intatte che l'ecoturismo può aiutare a preservare. Haiti non è ancora attrezzata per ricevere la clientela del Club Med, ma i viaggiatori avventurosi e di mente aperta troveranno un paese le cui contraddizioni colpiranno profondamente cuore e spirito.