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WADI SIYAGH

Se preferite fare una passeggiata che non richieda di arrampicarsi sul versante di una collina, percorrete il sentiero che segue il letto asciutto del Wadi Siyagh sotto la collina di Al-Habis. Il wadi e le colline circostanti, che un tempo ospitavano un sobborgo residenziale di Petra, conservano tombe e abitazioni non ancora riportate alla luce da esplorare e celano suggestive oasi di pace in cui potrete organizzare un picnic, lontano dal rumoroso generatore del ristorante.Entrate nel Wadi Siyagh di fronte al Basin Restaurant . Ben presto noterete alcuni gradini che salgono sulla destra fino alla Casa Dipinta, una delle pochissime tombe di Petra che recano ancora tracce degli affreschi nabatei. Più in basso, in una curva della valle, si trova una cava nabatea .Il principale richiamo del tratto successivo della vallata è la fitta oasi di arbusti verdi, pozze d'acqua e persino qualche cascata (in inverno). In primavera i fiori sono splendidi e in maggio e giugno vale la pena di fare l'escursione anche solo per vedere gli oleandri e i fiori dell'aloe.Il sentiero lungo il Wadi Siyagh è facile da seguire, ma diventa piuttosto sconnesso nei tratti in cui si arrampica sulle pareti del wadi. Non avventuratevi nel wadi se sono previste piogge: durante i rovesci si possono verificare improvvise inondazioni.

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DALL'ALTURA DEL SACRIFICIO AL CENTRO DI PETRA

Questa escursione di un'ora , che inizia dall'Altura del Sacrificio, è assolutamente imperdibile. Si vedano le informazioni su come raggiungere l'Altura tramite la gradinata che parte dalla zona del Teatro. L'itinerario è percorribile anche in senso contrario rispetto a quello qui proposto e, in tal caso, costituisce una piacevole alternativa per uscire dal sito nel pomeriggio.Dal punto di arrivo del sentiero, accanto all'obelisco, una stradina con alcuni gradini scende verso il Wadi Farasa ("Valle delle Farfalle"). L'imbocco di questo sentiero non è immediatamente visibile, quindi consigliamo di cercare la pila di pietre che lo indica oppure di chiedere indicazioni presso le bancarelle delle bibite.Il sentiero premia immediatamente chi lo percorre con magnifiche formazioni rocciose dalle molteplici venature e giardini selvatici pieni di fiori. Dopo circa 10 minuti di discesa raggiungerete il Monumento del Leone, lungo 5 m, dove un tempo l'acqua scorreva sulla parete rocciosa sgorgando dalla bocca del leone - sofisticato esempio di ingegneria idraulica nabatea. Un altare di pietra, situato in linea obliqua di fronte al leone, suggerisce una qualche funzione religiosa della fontana. I gradini continuano a scendere lungo il fianco dell'altura fino alla Tomba del Giardino (che molto probabilmente doveva essere un tempio) e ai resti di una gigantesca cisterna.Poco più in basso, a sinistra, sorge l'elegante Tomba del Soldato Romano, che deve il nome alla statua collocata sopra la porta. Quasi di fronte si apre il Triclinio del Giardino, che ospitava i banchetti annuali in onore del defunto sepolto nella Tomba del Soldato. Questa sala è unica in tutta Petra perché le pareti interne sono riccamente scolpite. Un tempo la tomba e il triclinio erano collegati da un cortile colonnato.Più avanti il sentiero si biforca: seguite la via che si snoda sulla destra, sopra il letto asciutto del wadi. Un negozio per il tè vende anche mazzetti di chiodi di garofano: annusarli aiuta a rimettersi in sesto. Il sentiero si biforca di nuovo all'altezza del crinale. Il sentiero sulla destra oltrepassa alcune tombe incredibilmente colorate ma rovinate e scende alla fine verso la Strada Colonnata. Il sentiero a sinistra oltrepassa l'Az-Zantur, un palazzo del I secolo d.C. tuttora in corso di scavo. Nei pressi sorgono i ruderi di diverse case nabatee e romane, tra le poche abitazioni finora scoperte a Petra. Il sentiero prosegue poi in direzione ovest lungo il crinale fino alla Colonna del Faraone, unica rimasta di un altro tempio nabateo. Da qui potrete poi svoltare a sinistra verso il Monumento del Serpente per allungare l'escursione oppure proseguire dritto per Qasr al-Bint e Al-Habis. Se siete disorientati, cercate la Chiesa di Petra, a nord della Strada Colonnata: il tendone verde pallido è un buon punto di riferimento.

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SOPRA IL TESORO

Ci sono due punti privilegiati utilizzati da anni per ammirare il Tesoro. Il primo si raggiunge con una ripida escursione a piedi di 20 minuti, che prevede anche qualche arrampicata; l'inizio del sentiero si trova a sinistra del Tesoro. Questo sentiero è oggi chiuso ai visitatori perché il piccolissimo punto panoramico sopra la parete verticale è estremamente pericoloso.Per una veduta altrettanto spettacolare e ancora più insolita del Tesoro, effettuate questa escursione di un'ora e 30 minuti di cammino tra andata e ritorno che parte dalla Tomba del Palazzo, con la possibilità di ritornare indietro passando dalla Tomba dell'Urna. Partite al mattino presto, in modo da vedere il Tesoro nella luce del sole. Una rampa di gradini (segnalata), ristrutturata da poco, che un tempo faceva parte della via processionale, risale ripida la collina partendo all'incirca 150 m a nord-est della Tomba del Palazzo (sono segnalati). Una volta percorso questo ripido tratto, che richiede una ventina di minuti, giungerete sulla cima di un colle dove sorge una cisterna nabatea. Strada facendo si ammira il bellissimo panorama del Teatro Romano.Dalla cisterna (attualmente occupata da un chiosco per la rivendita del tè gestito da un disponibile beduino) proseguite verso sud lungo un sentiero in terra battuta meno visibile. Scendete lungo un arido wadi per altri 15 minuti e poi inoltratevi in una piccola gola che vi condurrà fino a un suggestivo belvedere, situato circa 200 m sopra il Tesoro, dal quale si apre una vista magnifica su questo imponente edificio. Fate attenzione a dove mettete i piedi e cercate qualche punto di riferimento sulla via del ritorno, perché è difficile trovare il sentiero in cima ai gradini.Tornati alla cisterna, una minuscola fenditura nella roccia rivela alcuni gradini consunti che scendono in un canalone e lungo la parete rocciosa fino a un punto nei pressi della Tomba dell'Urna. Il sentiero non è ben tracciato (ed è piuttosto sporco all'inizio), ma è comunque percorribile con un po'di buon senso. L'autore, che non possiede tale qualità, si è ritrovato su un canale di scolo nabateo sospeso su uno strapiombo. Ovviamente, si può sempre ripercorrere la strada dalla quale siete arrivati.

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UMM AL-BIYARA

Egli, il re dei Giudei, Amaziah, sconfisse gli Idumei nella Valle del Sale uccidendone diecimila. In tale guerra occupò Sela...2 Re 14, 7Umm al-Biyara è una montagna dalla cima piatta (1178 m), situata nella parte sud-occidentale di Petra. Secondo la leggenda, era qui che sorgeva la capitale edomita di Sela. Si narra che da questa altura il sovrano giudeo Amaziah (che regnò dal 796 al 781 a.C.) abbia gettato 10.000 prigionieri nel precipizio. In cima alla montagna si trovano le rovine di un villaggio edomita del VII a.C., insieme a diverse cisterne. Alla base del versante orientale dell'altura vi sono anche numerose tombe non ancora portate alla luce.Il tragitto di andata e ritorno da Qasr al-Bint a Umm al-Biyara (la Madre delle Cisterne) richiede all'incirca tre ore e offre la possibilità di ammirare alcuni scorci pittoreschi di Petra (riuscirete a scorgere persino il Monastero). Costituito da centinaia di gradini, il percorso da seguire è piuttosto faticoso ma agevole. Iniziate l'escursione a metà pomeriggio, quando gran parte del sentiero è all'ombra, ma non partite troppo tardi per non rischiare di scendere al buio.Partendo da un punto alle spalle del Qasr al-Bint, dirigetevi verso la Colonna del Faraone e scendete fino alla strada che conduce lungo il Wadi Thughra verso il Monumento del Serpente. In sentiero che si arrampica sulla parete rocciosa inizia a sinistra della più grande tra le tombe scavate nella roccia sul versante sud-orientale della montagna.

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JEBEL HAROUN

In quel luogo Aronne sarà riunito ai suoi antenati: e morirà. Mosè fece come il Signore aveva ordinato ed essi salirono sul monte Cor in vista di tutta la comunità.Numeri 20, 26-27Si ritiene che lo Jebel Haroun (1350 m) sia il biblico Monte Cor, dove fu sepolto Aronne (Haroun per i musulmani), fratello di Mosè. Il piccolo santuario bianco che sorge sulla cima del Jebel Haroun (fuori cartina) fu costruito nel XIV secolo, a quanto pare sulla tomba di Aronne, e molti considerano il sito un luogo di pellegrinaggio. Per la maggior parte delle persone, tuttavia, il grande richiamo del Jebel Haroun è rappresentato dalla superba vista panoramica che si ammira della sua cima.L'escursione da Qasr al-Bint richiede circa sei ore tra andata e ritorno. Alcune persone noleggiano un asino con guida o un cammello, ma se siete in buona forma e non vi lasciate spaventare dal fatto di dover cercare il vostro sentiero in mezzo a una rete di viottoli per le capre che si dirigono in tutte le direzioni, allora la guida diventa superflua.L'itinerario che conduce al Jebel Haroun parte dalla Colonna del Faraone e segue la strada in terra battuta che, oltrepassando gli insediamenti beduini, raggiunge il Monumento del Serpente, posto su un piedistallo di roccia; si tratta di una pietra la cui forma contorta ricorda vagamente un serpente. Dal monumento proseguite in direzione sud-ovest verso il santuario bianco, ben visibile (che vi parrà chiuso); il sentiero non è così ripido come sembra. Giunti in cima alla montagna, cercate il custode se volete entrare nel santuario.

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DAL WADI MUTHLIM ALLE TOMBE REALI

Questa avventurosa escursione di un'ora e 30 minuti nel canyon rappresenta un'emozionante alternativa al sentiero del Siq per accedere a Petra, o un gratificante modo per uscire dal sito se vi è rimasta un po'di energia. L'itinerario non è né difficile né faticoso, ma vi sono alcuni massi da superare e in inverno a volte bisogna attraversare delle pozze d'acqua. Le piene improvvise rappresentano un pericolo serio nella zona e, a causa di un incidente mortale avvenuto durante la stesura di queste pagine, la guida è ora obbligatoria.Il sentiero parte dalla diga, poco prima dell'ingresso del Siq. Prima di imboccare l'antica galleria nabatea, lunga 88 m, potete fare una breve deviazione (girate a destra e ritornate indietro passando al di sopra del tunnel) fino al Monumento dell'Aquila, una scultura gravemente danneggiata che rappresenta appunto un'aquila.Tornate sul sentiero principale, inoltratevi nella galleria e sbucherete alla luce del sole nel Wadi Muthlim, con il suo fitto nastro di oleandri. Il wadi si restringe gradualmente fino a diventare un siq largo 1 m; in tre punti dovrete calarvi da un paio di massi alti 2 m che bloccano l'accesso alla gola. Il primo è abbastanza facile da superare; gli altri due richiedono un po'di strategia - non è impossibile se avete qualcuno che vi dia una mano, un po'insidioso se invece siete da soli. Se non vi sentite sicuri sul secondo masso, tornate indietro per non rischiare di rimanere bloccati fra i due massi!Dopo 25 minuti di cammino scorgerete, sopra il sentiero, i resti di una diga nabatea. Dopo altri cinque minuti incontrerete un'incrocio a T nel punto in cui il sentiero raggiunge il Wadi Mataha. Seguite la freccia dipinta orientata verso sinistra. Questa è la parte più emozionante dell'escursione perché il canyon si restringe fino a diventare poco più che una fessura nella roccia. Qui si può notare come sarebbe pericolosa questa escursione in caso di un'improvvisa inondazione, visto il poco spazio che c'è tra voi e le pareti parallele. In certi periodi dell'anno bisogna attraversare anche qualche pozza d'acqua residua, fino ad arrivare al punto ideale per un picnic. Circondato da nicchie nabatee, e all'ombra su entrambi i lati per la maggior parte della giornata, questo angolino dell'antica Petra ha un carisma inversamente proporzionale alle sue dimensioni.Da questo punto, costeggiate la parete rocciosa sulla sinistra, superando una serie di tombe poco visitate, compresa la Casa di Doroteo e la Tomba di Sesto Fiorentino, fino a giungere alle Tombe Reali. In alternativa, potete svoltare in direzione nord-est lungo un piccolo sentiero che parte dal wadi quasi di fronte alla Tomba di Sesto Fiorentino, ed esplorare le cosiddette "Tombe Cristiane" di Moghar al-Nassara, dove sono ancora in corso degli scavi.Ricordate che se effettuate questa escursione in senso inverso troverete l'ingresso del canyon dopo la Casa di Doroteo seguendo il muro che curva verso destra - alcune nicchie segnalano l'ingresso al canyon.Certe parti del canyon potrebbero essere impraticabili in caso di pioggia. Il Wadi Muthlim può essere soggetto a inondazioni improvvise perché la diga all'inizio del Siq principale di Petra fa infatti defluire le acque lungo questo wadi. È importante quindi non intraprendere questo itinerario se è piovuto, se sta piovendo o se sta per piovere. La vostra guida dovrebbe avere informazioni aggiornate sulle condizioni del percorso.

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Attrazione

SABRA

L'escursione da Qasr al-Bint fino ai remoti sobborghi nabatei di Sabra (fuori cartina) richiede un minimo di cinque ore tra andata e ritorno. Questo era il luogo in cui giungevano le carovane dei mercanti per depositare i preziosi carichi alla periferia della grande città; i ruderi che si possono vedere comprendono tratti di mura, templi, ponti e un piccolo teatro romano. È necessario ingaggiare una guida anche solo per trovare il sentiero dal Monumento del Serpente. Il tragitto di andata e ritorno a dorso d'asino costa circa JD80, a seconda della vostra capacità di contrattare.Una divertente alternativa è offerta da alcune agenzie di viaggi, che propongono un'avventurosa escursione di due giorni, con partenza da Tayyibeh e arrivo a Sabra attraverso il Wadi Tibn (che ricorda il Siq), una notte in tenda e proseguimento per Petra il giorno successivo.

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